L’ospedale di Cuneo da 700 anni nel cuore di quanti hanno vissuto su questo territorio.
Il 16 maggio 1319 il cuneese Guarnerio ( Giannetto ) de Pozzolo, terziario francescano, dona la sua casa, nei pressi di San Francesco, alla Società dei Raccomandati della Beata Vergine Maria della quale è membro. Lo scopo è quello di istituire un ospedale, dove lui servirà come ospitaliere, per ricevere ed ospitare gli infermi, i poveri ed i pellegrini di qualunque provenienza.
Non lontano da questo ospedale sorgeva quello dei Poveri di Cuneo gestito dalla Fraternità dei Disciplinati, quella che poi prese il nome di Confraternita di Santa Croce. Dopo oltre un secolo dalla fondazione dell’ospedale le attività, i beni e le rendite della Società dei Raccomandati della Beata Vergine Maria entrano a far parte di quelle della Confraternita di Santa Croce che opera così con il più importante ospedale della città.
Lo gestisce, con risultati eccezionali, fin quasi ai tempi odierni adeguando le forme di assistenza al mutare dei tempi. Il sostegno della popolazione, in lasciti e donazioni, è così importante da permettere la realizzazione di opere imponenti destinate ad accogliere le varie attività della Confraternita.
Tra tutte la più importante viene realizzata nell’arco del settecento occupando l’intero isolato tra via Santa Maria, via Santa Croce, via dell’Ospedale ed il bastione verso Stura. Si inizia con la costruzione della Chiesa di Santa Croce, magnifico esempio di barocco piemontese, per poi erigere quello che fino al 1960 è stato l’ospedale di Cuneo.
La Confraternita di Santa Croce esiste ed opera ancora, ma da tempo la gestione delle attività sanitarie ed assistenziali è affidata ad istituzioni pubbliche.
Cuneo, con orgoglio, vanta oggi di avere un ospedale hub di altissimo livello e l’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle, con la dedizione, competenza e professionalità di tutto il personale, con le attrezzature di cui dispone, con la ricerca scientifica che promuove al proprio interno e con collaborazioni esterne, è veramente degnissima erede di 700 anni di storia!
Se vogliamo evidenziare un limite esso consiste nel fatto che è oggi dislocata su due sedi risalenti, nelle parti più vetuste, al 1930 quella del Carle, nata come sanatorio, e al 1960 quella principale di via Michele Coppino. Fortunatamente la situazione legata a spazi fisici, organizzazione e logistica è destinata a cambiare nei prossimi anni con la costruzione dell’ospedale unico a Confreria, nei terreni di proprietà dell’Azienda adiacenti al Carle.
Fino a qualche decennio fa a sostenere le attività dell’Ospedale è stata la Confraternita che ha permesso, nel momento in cui ha cessato questa funzione, il trasferimento di risorse al gestore pubblico, frutto di lasciti e donazioni effettuate nei secoli, risorse che oggi sono state utilizzate fino al quasi esaurimento.
Chi potrebbe oggi raccogliere il testimone di Giannetto de Pozzolo e proseguire nel sostegno, nelle forme possibili, delle attività dell’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo?